Cerchi concentrici…

Trovare un sasso dalla forma schiacciata e rotondeggiante, lanciarlo sul fiume, uno, due, tre, quattro, cinque, sei salti, cerchi su cerchi, allargarsi perfetto sulla superficie dell’acqua, colomba che, allarmata dal rumore, si alza in volo, si allontana, la osservo scomparire nell’azzurro, cielo senza nuvole, mente avvolta dalla nebbia, mi perdo in un pensiero, un istante, …

Visioni psichedeliche…

E mi ritrovo in un tuo pensiero, frasi che scivolano sul mio vissuto, le percepisco, carezze intime, sussurri delicati, nascosto nel tuo respiro, il segreto dell’eternità, stella che brilla da millenni sui miei passi che si stendono nella notte, e poi, storie di appartamenti vuoti, mura scrostate, finestre rotte, fili elettrici che penzolano da soffitti …

A proposito di scritti immortali…

Languida è la notte, fatta di buio e silenzio, nuvole nere a coprire il cielo. Languida e immobile, la percepisco, dai suoi toni scuri vengo rapito, pensieri che mi avvolgono – Dovrei essere altrove, e invece… – dico a voce alta, rivolgendomi a un interlocutore apparentemente inesistente, un attimo prima di portare il bicchiere di vino, che …

Incontri nella notte…

Succede spesso, immagine nitida, chiara, mi appari in sogno e, anche se ogni volta mi concedi qualche parola, che io puntualmente, al risveglio, dimentico, mi lasci sempre un indizio, uno spunto, una parvenza di segno da seguire, per proseguire nel cammino, per aiutarmi a non perdere la strada, luce che ha rischiarato molti giorni della …

Sul trasformarsi in eternità…

Bruciare, fuoco ovunque, oltre il grande cancello in ferro battuto, rose di metallo, ora rosse incandescenti, ora annerite dalle fiamme, universi impossibili, molecole di speranza unite, a dar forma agli oggetti più incredibili, a dar vita agli esseri viventi più assurdi, nascosti in una inquietante oscurità, interrotta a tratti da bagliori, lampi di indescrivibile bellezza, …

Ossessioni…

Ossessioni, un occhio, la forma di un naso, le linee delle bocche, ora aperte, ora chiuse, denti gialli, denti bianchi, masticare eterno, lingue che s’intrecciano, ad allungarsi in stomaci sempre più vuoti, caverne, freddo, umidità, buio, luce, pupille che si allargano e si restringono in funzione dell’illuminazione, ossessioni, profumi invadenti che evocano ricordi, sovrappensiero, li …

Devo scrivere, ma prima, devo sognare…

Sull’erba, disteso, cerco di riposare, un ragno che cammina sul mio braccio sinistro, l’ho sentito salire sulla mano qualche secondo fa, e adesso, lo vedo muoversi in direzione della mia spalla, la mia pelle chiara a far da contrasto con il suo corpo nero, peloso, come pelose sono le sue zampette, che si muovono con …

Shakespeare lo ha fatto, eccome se lo ha fatto…

Strani giorni, posso dirtelo, puoi dirmelo, quel che pensi, quel che penso, oltre il prossimo attimo, un bacio, le mie mani su di te, terremoto improvviso, certamente inaspettato, libri che cadono dalla scrivania, e poi, parole sparse su piastrelle rosse, lettere ovunque – Shakespeare lo ha fatto, eccome se lo ha fatto… – ti dico, mentre osservo …

Di lunedì Contiani…

Mi sveglio, ho sognato di nuovo Paolo Conte, guardavamo un’alba insieme, parlavamo, dovevo leggergli alcune poesie che ho scritto tanto tempo fa, ma per qualche assurdo motivo non lo facevo, fogli di carta stretti nella mano sinistra nascosta nella tasca del mio impermeabile blu, ascoltavo quello che lui aveva da dire, storie di donne, e …

Di domeniche senza fiato…

Momenti che scorrono, si allungano, mi avvolgono, in questa domenica mattina apparentemente come le altre, apparentemente diversa da tutte le altre, Livia che corre in giardino, un cane che abbaia, io che preparo il pranzo, la radio accesa, musica italiana che si diffonde per tutto il salone, ricordi che si accavallano, mentre immergo il mestolo …

Una mosca…

Apro gli occhi e ci sei tu, ad accogliere il mio ritorno, a stringere il mio corpo, abbraccio caldo, sincero, infinito, delicato, desiderato, voluto, preteso, dovuto, sull’incontrarti al termine della notte, potrei scrivere interi volumi, trattati, enciclopedie, elencare di sensazioni, percezioni, dalla prima a l’ultima lettera potrei dar libero sfogo alle mie descrizioni, ai miei …

Prospettive…

Venerdì, l’ombra della chiesa, che si allunga sulla piazza vuota piena di caldo e polvere, mi guardo intorno, mi chiedo dove siano finiti tutti quanti, mentre percorro il perimetro del grande rettangolo, una statua, monumento costruito in memoria di chissà quali caduti, in chissà quale conflitto, soldato deformato in bronzo, eretta al suo centro, una …

Code infernali…

Giorni così, code che attraversano lo spazio, decine di persone in fila, una dietro l’altra, un uomo che racconta la sua storia, una donna che ascolta, parole veloci, frasi intrise di sentimento, dolcezza, amore, riflessioni che s’infrangono sulla schiena di un’adolescente, auricolari nelle orecchie – Chissà che cosa ascolta… – mi chiedo, i miei occhi che scivolano …

Macerie…

Tra le macerie eravamo rimasti, la distruzione ad assalirci, accerchiarci, sommergerci, dominarci, frantumarsi di un universo troppo fragile, specchio riflesso della nostra cristallinica esistenza, sotto i colpi dei nostri picconi, dei martelli, dei badili, attraverso il lacerare delle unghie di alcuni di noi che graffiano, e grattano e sgretolano, i nostri fuochi a bruciare tutto, …

Una bolla di sapone…

Nell’immobilità di certi giorni, non trovo conforto, inquietudini mi afferrano il cuore, lo stringono, ne interrompono il battito per qualche secondo, poi, lo lasciano, per strizzarlo nuovamente, ancora e ancora, tormento, angoscia, respiro che manca, il corpo che quasi non ce la fa, oltre la porta di casa, nessuna possibilità di tranquillità, intorno a me, …

La luna, il caldo, l’insonnia…

Passeggio in giardino, tarda notte, la luce della luna ad illuminare i miei passi, a rischiarare i miei pensieri. Cerco un po’ di fresco, una tregua al caldo che attanaglia da giorni questa dannata città. Non lo trovo, il fresco, ma riesco comunque a rilassarmi, a godere di alcuni soffi di vento improvvisi, troppo brevi …

Inquietante ferragosto…

Cielo azzurro, caldo, umidità, prospettive cittadine inquietanti, ombre terrificanti, pensieri cupi che s’infrangono contro un sole che non perdona, mentre vago solo, senza meta, per la città deserta, alla ricerca di non so che cosa, verso una destinazione che per ora mi è ignota, i passi che inciampano sull’asfalto bollente, le idee che cadono a …

Io e il Ferrari, Virginio Ferrari…

Un anello di metallo, che racchiude un secondo anello di metallo, che a sua volta racchiude un terzo anello di metallo, sfere d’ottone, di bronzo, d’oro, sparse ovunque, e poi, piramidi, coni, elementi, strutture, oltre il genio creativo dell’artista, tempo e spazio infiniti, viaggio nell’eternità di una vita, alla ricerca di un qualcosa che ancora …

Braccato dal caldo, braccato da te…

Braccato dal ricordo di te, perdo il controllo, se mai si possa parlare di controllo vero e proprio, sulla mia mente, fantasie, incubi, malizie e poi, perversioni, che evaporano in questo pomeriggio di agosto, in questa estate così calda da far sciogliere ogni mia minima idea, ogni mio più piccolo pensiero – Quaranta gradi all’ombra renderebbero …

Sogni, parentesi notturne…

E mi rifletto in un sogno, attività cerebrale notturna, buio, caldo soffocante fuori dal mio corpo che, disteso nel letto, dorme tranquillo, fresco intorno a me, che passeggio, da solo, in un bosco, alberi ovunque, impossibile osservare il cielo, impossibile vedere al di là dei loro rami, penombra strana, sottobosco angosciante, mi guardo intorno, apro …

Qualche minuto, ancora…

Mi siedo su una panchina, di fianco a te, qualche minuto, solo qualche minuto, ti accarezzo i capelli, ti guardo negli occhi, ti parlo dei tempi andati – Ma andati dove? – mi chiedo perplesso, la mia giovinezza che scivola veloce, fotogramma dopo fotogramma, davanti alle mie pupille, un mondo che oramai non esiste più, lacrima che …

Forse…

Ecco un’altra sera, fotocopia di centinaia di sere passate, sabato che evapora, rosso il cielo, un cane che abbaia lontano. È morto il salice piangente, chissà perché, gli operai verrano a tagliarlo lunedì, vita che sfuma, rapida, brucia i giorni, e poi, forse rinascita, forse, niente.  Sull’erba, mi siedo, le gambe incrociate, estate che velocemente …

Distrazioni vitali…

Tutto d’un fiato, quel che penso di te, quel che penso di me, parole che scivolano fuori, una dietro l’altra, quasi impalpabili allo sguardo, macigni al tatto, le senti, le percepisci, ora vicine, ora lontane, caduta massi, valanghe che invadono le strade da noi percorse, variazioni di programmi, sceglier vie secondarie, bussola impazzita, labirintiche esistenze, …

Brucia…

Grande città, che si stende lontana, contrasti, luci artificiali, notte, ti osservo, mi lascio accarezzare da assurdi pensieri, le tre appena suonate, campane in ritardo di qualche minuto, non c’è spazio per il sonno, per il riposo, e la donna delle pulizie, che ancora non ho assunto, ha dimenticato di togliere la polvere da certi …

In loop…

Quel che succede, a volte, desiderio che nasce improvvisamente, cresce a dismisura, esplode, macchie di sangue ovunque, interiora, carne, ossa, cellule, atomi, pezzi di te che, sparsi a terra, continuano a esistere, forse mi osservano, forse percepiscono ancora la mia presenza, un respiro, un battito di cuore, da piccolo, da grande, avevo paura di restare …

Viaggi disorganizzati, destinazioni indefinite, direzioni obbligatorie…

Tranquillità ovunque, si nasconde tra i mobili, dietro i quadri, sotto ai tappeti, si aggrappa alle tende, a queste lenzuola nere, sotto alle quali trovo rifugio, in questo mattino di pioggia, mi aggrappo al tuo ricordo, ti piaceva camminare sotto un temporale estivo come quello che sto osservando adesso, al di là delle finestre, gocce, …

Un gallo…

Ho un gallo, nel frigo, morto, spennato, pronto per esser cucinato, mangiato, e le foglie dell’albero in giardino, vibrano ancora, nonostante il forte vento che soffiava questa mattina si sia calmato, no non era Mistral, lui si placa solo alla sera, e comunque, a causa dei cambiamenti climatici, viene a trovarmi sempre più raramente, come …

L’ippocastano…

Strane ore, queste, che si allungano immergendosi nell’aria umidiccia e appiccicosa di un nuovo agosto, afa che agguanta il collo, lo stringe, respiro che manca, soffocare, che verbo strano, sofferenza e piacere a braccetto, perversioni estive che, all’ombra di un ippocastano, cercano riparo dal sole, caldo torrido che la fa da padrone fin dalle prime luci …

Dammi una ragione per amarti…

Solo. Intorno a me la notte, a circondarmi, a invadere i miei sensi. Braccato da pensieri cupi, mi lascio cadere sulle ginocchia, quasi a chiedere perdono, quasi a implorare clemenza, preghiera, supplica – Morte, non vincerai… – grido in silenzio. Una candela, poggiata sulla credenza, da lunga che era, è diventata più piccola di un tappo di …