Incontri nella notte…

Succede spesso, immagine nitida, chiara, mi appari in sogno e, anche se ogni volta mi concedi qualche parola, che io puntualmente, al risveglio, dimentico, mi lasci sempre un indizio, uno spunto, una parvenza di segno da seguire, per proseguire nel cammino, per aiutarmi a non perdere la strada, luce che ha rischiarato molti giorni della mia vita, sbrilluccichio che adesso rischiara molte delle mie notti, ti ostini a non volermi abbandonare, nonostante le mie insistenze, ti ostini a restare, e ancora non so dir se sia un bene o un male, se sia giusto o sbagliato, o se invece, sia del tutto normale, lo accetto, come accetto tutte le cose della vita, e ti accolgo in questa nuova forma, piccolo miracolo concesso alla mia esistenza.

Succede spesso, mi appari in sogno, ed io, già lo so, un attimo prima di chiudere gli occhi, un attimo prima di scivolare nel sonno, che verrai a cercarmi, a parlarmi, già lo so che verrai a darmi qualche consiglio a regalarmi qualche attimo lungo un tempo indefinito, qualche sorriso, una carezza, e la cosa mi rende felice, piccolo regalo a me concesso da questo universo, forma di rimborso spese per tutto ciò che prematuramente mi è stato tolto, te compresa. 

Adesso sono qui, nel buio della mia stanza, mi accingo a dormire, so già che verrai, so già che tra poco ti presenterai davanti alla mia porta, busserai, io ti aprirò, entrerai, e sarà come se tu, non te ne fossi mai andata, ti aiuterò a toglierti il cappotto, ti farò accomodare sul divano e, come ogni volta, ti preparerò una tazza di tè alla menta, con un goccio di latte, la bevanda che più amavi, dopodiché parleremo, parleremo, parleremo, discussione infinita che si allungherà da qui fino al termine della notte, quando tu scomparirai ed io, mi sveglierò, l’oblio a trascinar con sé quasi tutto quello che ci saremo detti.

Adesso sono qui, nel buio della mia stanza, le mani sul petto, gli occhi chiusi, l’immagine di te in mente, mi accingo a dormire, so già che verrai, so già che non appena mi sarò allontanato da questa realtà, apparirai di fronte ai miei occhi, e la cosa mi rende felice, piccolo regalo a me concesso in questa vita, forma di rimborso spese per tutto ciò che prematuramente mi è stato tolto, te compresa.

Adesso sono qui, mi rilasso, mi lascio avvolgere dal buio, mi allontano dal mio corpo, il mondo scompare, i rumori, gli scricchiolii, diventano silenzio surreale, volo altrove, altre case, altre stanze, altre porte, toc, toc, toc.