Di ragni, banane e erezioni…

Si chiama Phoneutria nigriventer ed è un ragno che vive nelle piantagioni di banane del sud America, in particolare in Brasile, dal quale qualche giorno fa, è partito alla volta di Gioia Tauro, utilizzando un container pieno del turgido frutto. Fin qui niente di strano, il ragnetto, mica tanto etto, visto i suoi quindici centimetri di lunghezza, gambe incluse, è detto popolarmente Ragno errante del Brasile. Tutto in regola, quindi, se in uno splendido mattino di sole, ha deciso di imboscarsi tra le banane e farsi un giro nel vecchio continente a spese della compagnia di trasporti.

Di opinione diversa, sono stati invece gli ispettori della dogana di Gioia Tauro, che trovandoselo davanti, sicuramente un po’ impauriti, visto che quando attaccano, i ragni di questa specie si alzano in maniera inquietante sulle zampe posteriori, hanno rapidamente cercato di catturarlo, infilandolo in due bicchieri di plastica e interrompendo così il suo girovagare in libertà. Successivamente, avendone fiutato la pericolosità, hanno pensato bene di inviarlo agli ispettori sanitari per effettuare controlli più approfonditi.

Hanno avuto un’ottima idea, il ragno errante infatti è uno dei più pericolosi e velenosi al mondo. Pochi milligrammi del suo veleno, circa 0.006, possono uccidere un topo dalla massa corporea di venti grammi, quindi fate pure due conti e ne capirete la letalità. Le neurotossine contenute nel suo veleno, agiscono direttamente sulle cellule nervose causando reazioni a cascata che, a concentrazioni letali, provocano la perdita del controllo muscolare e problemi respiratori, con conseguente paralisi ed eventuale asfissia. Le morti in seguito al morso di questo animale, riguardano soprattutto i bambini, le persone anziane e quelle malate, ma da quando nel millenovecentonovantasei è stato scoperto un antidoto, esse si sono di gran lunga ridotte. Nell’uomo sano in salute, in genere la somministrazione del veleno è necessaria nel due per cento dei casi.

Degna di nota è stata la reazione della moglie di un mio amico, che sentendomi raccontare la vicenda durante una chiamata Skype al marito, è corsa su internet per cercare qualche notizia in più sull’animale e ha scoperto, che il veleno di questo ragno, seppur letale, in seguito a una serie di reazioni chimiche, causa nell’uomo che viene morso, un’erezione incredibile e dolorosa che si protrae per circa quattro ore. Questa proprietà del veleno del Phoneutria nigriventer, che fin da subito ha incuriosito gli scienziati, che hanno di conseguenza cominciato a studiare le neurotossine implicate nel processo biochimico, per poterle utilizzare nella cura delle disfunzioni erettili, sembra essere la causa, di un aumento dell’ attività sessuale negli uomini precedentemente morsi.

La donna, dopo aver scoperto tutto ciò è tornata davanti alla telecamera, ci ha informati delle nozioni apprese, dopodiché, picchiettando sulla spalla del consorte ha detto: A te, ce ne vorrebbe un container di questi ragni, caro mio! e fischiettando si è allontanata dalla mia visuale. L’amico in evidente stato di imbarazzo mi ha guardato senza sapere cosa dire, io ho fatto finta di niente e ho chiuso la chiamata improvvisamente, dopodiché ho inviato un messaggio dicendo che la linea era caduta e che l’avrei richiamato nei prossimi giorni. Sì, legge il blog, quindi saprà la verità, ma la sapeva già nel momento in cui ho chiuso la comunicazione, lui sa bene che in certe situazioni particolari, nemmeno io trovo le parole giuste per cancellare un evidente stato di imbarazzo.