Al di là…

Quiete. Tu. Serena, ti alzi dal letto, il sole a battere alle stecche delle persiane ancora chiuse, fruscii di campagna, acqua che scorre, luce a riflettersi sulla sua superficie, spazio a esprimersi nel suo raccoglimento, serpente che si allunga e si perde lontano, tempo a specchiarsi, nella lentezza del suo movimento, ti perdi, e attraverso i tuoi pensieri, le tue visioni, mi perdo, anch’io.

Un gatto nero attraversa la strada, non lo vedi, non lo vedo, ma non importa, si nasconde sotto un auto, si distende, forse, si addormenta, forse, osserva qualcosa, una possibile preda, un possibile pericolo, esistenze fatte di pelo, graffi, morsi, inquietudini feline che si perdono sul catrame, tu che apri la finestra, osservi il mondo, ti struggi di malinconia, lo spettacolo del mattino fatto di tranquillità, a riempire, sfondare, i tuoi occhi, a provocarti un orgasmo cerebrale, neuroni impazziti, non li vedi, non li vedo, ma non importa, nella loro interazione tutto ciò che sai, tutto ciò che sei, il figlio, la figlia, di un coito mentale. 

Il gatto esce improvvisamente da sotto l’auto, lo vedi, segui il suo camminare lento, l’animale attraversa la strada, salta su un muretto, scompare in un giardino, miagolio improvviso a rompere la quiete, sorridi, respiri profondamente, pace dentro, pace fuori, inquietudini che sfumano e si perdono nell’odore del caffè, oltre il prossimo istante, i tuoi pensieri che si allungano, escono fuori dalla finestra, ricoprono tutto quanto, presente infinito, tempo infinito, spazio infinito, sei ovunque e da nessuna parte, il cuore che batte forte, orgasmo cerebrale, neuroni impazziti, nella loro interazione, tutto ciò che sai, tutto ciò che sei, il figlio, la figlia, di un coito mentale.

Ecco. L’istante che attendevi si presenta a te sotto forma di cielo, erba, alberi, colline, fiumi, prende forma in ciò che percepisci, il tutto a frantumarsi in un numero infinito di manifestazioni che, ti circondano, ti invadono, sublimano nel tuo sentire, tu che improvvisamente ti metti a piangere, tu che improvvisamente sei invasa da un sentimento incredibilmente potente che penetra in ogni tua cellula, esplode in te, orgasmo cerebrale, neuroni impazziti, nella loro interazione tutto ciò che che sai, tutto ciò che sei, il figlio, la figlia, di un coito mentale.