Settembre, forse, mi sveglio, domani…

E vado, torno, mi sposto, danzo, oltre il prossimo giro su me stesso, oltre la prossima pioggia, oltre il prossimo panorama, un altro passo, equilibri instabili, cambiamento nel cambiamento, gocce che cadono, scivolano su di me, si aggrappano ai miei capelli, alla mia barba, penetrano sotto la mia pelle, mi bagnano la mente, mi bagnano il cuore, inondazioni viscerali.

Lo so, lo sai, stagioni passate così, inquietudini che scivolano in un effimero ricordo, immaginazione che s’infuoca, brucia la lingua, le corde vocali, parole che escono dalle nostre bocche, c’inciampiamo, io e te, camminando, andando chissà dove, equilibri sempre più instabili, intorno a noi, bottiglie di vino oramai vuote, candele spente e, lontano, lampi, la pioggia che continua a cadere, settembre porterà altre verità, non assolute, forse, stagionali, equilibri instabili, cambiamento nel cambiamento, respiro, mi addormento.

Lo so, lo sai, la vita a volte va così, cecità improvvisa, oltre la prossima apertura delle palpebre, il buio, a impedirci la visione del panorama, a impedirci la visione del cambiamento, a impedirci la visione del futuro, fremiti e paure che s’infuocano, bruciano la mente, il corpo, chissà cos’altro, cenere che vola ovunque, odori forti, invadenti, sorridimi ancora, se puoi, anche se non ti vedo, anche se più non ti aspetto, anche se non mi vedi, anche se più non mi aspetti, settembre porterà altre verità, non assolute, forse, stagionali, equilibri instabili, cambiamento nel cambiamento, respiro, mi addormento.

Lo sai, lo so, inquietudini, corde tese da qui all’infinito, sopra di esse, come equilibristi, ci muoviamo, andiamo, torniamo, ci spostiamo, danziamo, oltre il prossimo giro su noi stessi, oltre i prossimi passi, instabilità, cambiamento nel cambiamento, cadute, a terra, di schiena, dolore, milioni di flash luminosi a impedirci di vedere, intorno a noi, temporale, tuoni, lampi, dentro di noi, gocce che scivolano sotto la nostra pelle, le sento battere, sulla mia mente, sui miei organi interni, sul cuore, inondazioni viscerali, io che salgo su una zattera di legno improvvisata e naufrago altrove, mi perdo, sorridimi ancora, se puoi, sorridimi e salutami alzando la mano, anche se non ti vedo, anche se più non ti aspetto, anche se non mi vedi, anche se più non mi aspetti, settembre porterà altre verità, non assolute, forse, stagionali, equilibri instabili, cambiamento nel cambiamento, il vento ad asciugarmi il cuore, a gonfiare la mia vela improvvisata, lenzuola ancora sudate, odore di noi, la pioggia a lavarle, respiro, il sale m’invade, respiro ancora, forse, mi sveglio, domani.