Ossigeno…

Disteso su un prato, cerco un po’ di tranquillità, stato d’animo che ultimamente mi è quasi impossibile raggiungere, osservo il cielo azzurro, chiudo gli occhi, sospiro, e d’improvviso, ecco il sapore di un ricordo che accarezza le mie palpebre chiuse, lo vedo, ne sento l’odore, riesco a sfiorarlo con la punta delle dita, ne gusto ogni minimo sapore, esperienza multisensoriale, immersione totale, momento svanito nel mio passato che torna a vivere, a respirare con me, a palpitare in sincronia con il battito del mio cuore, niente si esaurisce completamente nel passaggio tra un’istante e l’altro. 

Un soffio di vento accarezza la mia pelle, apro gli occhi – Quanto di ciò che ho vissuto, delle esperienze che ho passato, delle persone che ho incontrato, si è incollato a questo ossigeno che respiro, si è disperso nell’universo? Una parte? Tutto? Oppure niente? – penso, immaginando i miei ricordi, i ricordi di chiunque, di ogni essere umano venuto al mondo fin dalla notte dei tempi, fluttuare nell’aria, trasportati ora qui, ora là, dal vento, caos calmo di immagini, confusione inimmaginabile.

Rabbrividisco, ci sono pensieri che mi angosciano, tranquillità che si trasforma in irrequietezza, una formica che sale sulla mia mano, la sento camminare lungo le dita, sul polso, percorrere il braccio fino alla spalla, salire su per il collo, raggiungere il mio orecchio, infilarsi nel padiglione auricolare, la sento muoversi dentro me, fruscio insopportabile che diventa sempre più ridondante, terribile, fastidioso, invadente, man mano che l’insetto raggiunge il fondo dell’orecchio. 

La sento infilarsi nel mio cervello, quell’odiosa formica, addentare le mie cellule, mangiarle, fagocitarle, divenire sempre più grande, sempre più grossa, il mio cranio che si gonfia in funzione del suo crescere fino a esplodere in mille pezzi, sangue e carne sparsi ovunque, pezzetti di me che si mescolano all’universo, si disperdono nell’aria, fluttuano lontano, ad accarezzare altri volti, a posarsi su altre pelli, momenti, momenti, ancora momenti, parole, incontri, volti, e poi, caos calmo d’immagini, confusione inimmaginabile e al di là di tutto questo, il mistero di questa nostra esistenza, passato, presente e futuro che coesistono insieme, che fluttuano nell’aria, aggrappati alle molecole di ossigeno che, in ogni minuto della nostra vita, respiriamo.