Chi decide cosa?

Mi sveglio, temporale fuori, angoscia dentro, un frullato assurdo e caotico di paure, rimorsi, idee, situazioni, vite, morti, come se ogni minuto dell’esistenza da me vissuta fino ad ora, fosse piombato improvvisamente nella mia coscienza, come se potessi percepire tutta la mia vita nello stesso istante, ma allo stesso tempo, il mio cervello non riuscisse a sostenere il carico di informazioni, risultato, un mal di testa che, dal momento in cui ho aperto gli occhi, non mi da tregua. 

Mattini così, sul salice piangente, un corvo e una gazza si battono sotto la pioggia, sopravvivenza, istinti primordiali, dentro me, guerra tra neuroni, scariche elettriche, ricordi, ipotesi, desideri, sogni, angosce, paure, e quant’altro possa uscire da quell’incredibile organo che è il cervello, sopravvivenza cellulare, risposte molecolari ancor più primordiali – Sono io che rifletto o sono loro che mi fanno riflettere? – circoli viziosi incomprensibili – Chi decide cosa? 

Chiudo gli occhi, rilasso tutti i muscoli, provo a interrompere il corso dei miei pensieri. Chi come me fa meditazione, sa quanto questa operazione richieda allenamento, concentrazione, sa quanto sia difficile riuscire ad eliminare ogni tipo di pensiero, sa che a volte è addirittura impossibile un’azione di questo tipo, e infatti, in questo momento, l’angoscia è talmente forte che non ci riesco.

Mi alzo, mi spoglio, mi infilo sotto la doccia, apro l’acqua, getto caldo che scende dopo qualche secondo e che riesce a darmi un po’ di conforto. Le tensioni lentamente allentano la loro presa su di me. Resto immobile, sotto l’acqua bollente, per qualche minuto, gli occhi chiusi. Lentamente i muscoli si rilassano, a poco a poco riesco nell’impresa, l’attività mentale si riduce, percepisco il cadere di ogni singola goccia d’acqua, alla mia coscienza, solo l’istante presente, tutt’intorno ad esso il vuoto, nessun passato, nessun futuro. Apro gli occhi, prendo il sapone, comincio a lavarmi, serenità ritrovata, dolore alla testa scomparso, il profumo di pulito che si spande insieme al vapore, mi sento meglio.

Mattini così, di lotta per la sopravvivenza, combattimenti tra molecole, cellule, persone, animali, esplosione di dinamiche complesse, incomprensibili, e dietro tutto questo, una sola domanda – chi decide cosa?