Un po’(st) di caos

AVVERTENZA: E’ un post un po’ più lungo del solito ed è caotico…

Oramai è chiaro che niente è più chiaro. In questo pastrocchio generale causato dalle informazioni frammentarie, che giungono da articoli di giornale, tv, politici, esperti, opinionisti, coglioni della porta accanto, che sostanzialmente non solo non ampliano la nostra visione sulla vicenda, ma anzi, contribuiscono a aumentare il nostro stato confusionale, ci sentiamo persi, non capiamo più un benemerito cazzo.

Bruno Vespa, confuso, si rigira nel letto, pensando a quale plastico far costruire per raffigurare il problema, gli ideatori dei programmi di intrattenimento culturale e di approfondimento, si spremono le meningi per cercare il personaggio da invitare, colui da intervistare, colui alla quale porre la fatidica domanda – Ma che cazzo sta succedendo? – per poi ricevere risposte alla cazzum che alla fine non restituiscono mai un quadro ben delineato della vicenda. Unico risvolto positivo per l’intervistato, che andandosene gongola, per aver avuto i suoi dieci minuti di gloria.

I giornali in tutto questo, scelgono la terza via, la buttano sulla tragedia, che tanto in edicola non ci va più nessuno a comprare i quotidiani in cartaceo, quindi alla fine quel che conta è un clic. E allora, via di titoli catastrofici: Migliaia di casi in più al giorno!!! Titola un quotidiano nazionale – Bene, che cazzo vuol dire? Chi sono? Sono gravi? Asintomatici? Mi vuoi inserire il dato in un contesto e porca puttana, me li vuoi dare sti cazzo di dati? – Si chiedono, sia coloro che si interessano in maniera approfondita della vicenda, sia Gigi il mio macellaio, che non sa se avere paura o no e non ci capisce più un cazzo – Ma non è colpa nostra, i dati vengono direttamente dalle analisi dello Stato…che ci possiamo fare? – rispondono un po’ tutti quanti – Esatto quindi cazzo scrivi questi articoli? Cazzo, se non hai le informazioni complete parla dell’ultimo amore della Clerici…altrimenti Gigi mi da di matto…d’altronde lui sa che una seconda ondata era prevista e si chiede ancora come mai il Governo non si sia preparato per affrontarla…

Nel caos generale, nel quale si identificano completamente le irrimediabili lacune politiche, ma si tenta di mascherarle con paroloni, dirette web e decreti su decreti, chi sta attento si chiede – Ma porca puttana, hai visto che la gente quest’estate si faceva ampiamente i cavoli propri e non faceva attenzione…potevi almeno rinforzare le strutture sanitarie…cazzo tre mesi fa tutti si son messi a fabbricare respiratori e attrezzature per le terapie intensive, perfino la Ferrari…dove cazzo le avete infilate tutte queste risorse? Cosa avete pensato di fare? Come vi siete preparati? – ovviamente a queste domande non c’è risposta, si parla solo di nuovi casi e per andare a trovare gli altri dati bisogna mettersi a spulciare il web, manco fossimo tutti esperti di statistica – Possibile che non ci sia un modo per dare le informazioni in maniera che tutti quanti, anche l’ignorantello che non ha mai aperto un libro, le possa capire? e soprattutto possibile che tutti abbiano pareri e opinioni diverse? – pensa Mario Rossi e un po’ di ragione ce l’ha, cazzo se ce l’ha, come fa ad accettare i decreti se non capisce perché si fanno? E anticipo, no, a Mario non gli basta sapere che c’è una pandemia, perché lui non ha capito manco cosa sta succedendo, nessuno gli ha dato strumenti concreti per capire e il buonsenso non gli da da mangiare.

Così spulciamo inebetiti trasmissioni e quotidiani, vabbè non è difficile, che si accenda la tv o si apra un giornale si parla solo di Covid (sempre alla cazzum), scervellandoci davanti al testone di turno che durante il suo quarto d’ora di notorietà, raccontandoci che ne pensa della situazione (come se ce ne fregasse qualcosa della sua opinione), ci sbatte in faccia paroloni complessi e certezze che fatichiamo a comprendere.  Ma porca puttana, Mario Rossi vuole sapere perché dovrà chiudere il suo ristorante per altri due mesi e per quale motivo probabilmente la sua azienda fallirà, ma soprattutto vuole sapere perché lo Stato, in questi due mesi, non ha pensato a qualcosa di concreto per arginare il problema. Andrea Bianchi invece vuole sapere perché sui tram il distanziamento sociale si può non rispettare mentre il suo bar deve chiudere. E i teatri? Cazzo i teatri, e i concerti? Eppure gli operatori dello spettacolo, avevano organizzato distanziamento sociale e controlli per garantire agli spettatori sicurezza – Qualcuno caro Governo i compiti a casa, in questi due mesi, li ha svolti e si è preparato per poter lavorare anche in caso di una seconda ondata! – dice Rick Diciotto noto chitarrista. E la scuola, dove la lasciamo? (messa per ultima volutamente anche da me, perché tanto non interessa più a nessuno e tutti se ne fottono altamente da decine di anni).

Così guardiamo di traverso, coloro che protestano per le strade in maniera sempre più violenta e un po’ ci fanno rabbia, perché vorremmo che stessero a casa e che rispettassero il distanziamento, anche se infondo un po’ le capiamo, perché nessuno da spiegazioni concrete e la paura è tanta, se non di morire di covid, di morire di fame. Le persone devono pur capire perché vengono messe in atto misure di questo tipo e hanno tutto il diritto di lamentarsi se rilevano delle ingiustizie, che cazzo a volte ci sono davvero, ma più per incompetenza di chi pensa i decreti, piuttosto che per malizia, cioè, si vede che quasi tutti hanno perso la bussola, nonostante le voci ferme e gli sguardi concentrati. Le persone hanno il diritto di protestare e non è solo una questione di libertà, piuttosto la paura di perdere quello che si ha, la paura di non mangiare domani e lo stress psicologico che non va sottovalutato

E allora, come si fa? Come ci orientiamo? Ancora una volta…fermiamoci un attimo, chiudiamo gli occhi, respiriamo, manteniamo le distanze e rispettiamo le regole per evitare il contagio. Cerchiamo di capire quello che davvero sta succedendo, lasciamo perdere gli allarmismi, registriamo quello che i politici stanno e soprattutto non stanno facendo, in modo da scegliere meglio domani e soprattutto poniamo domande giuste e cominciamo ad esigere risposte concrete. La paura resta, in tanti usciranno da questo periodo con le ossa rotte, un disastro economico e psicologico, cerchiamo di comprenderci, di aiutarci, non è un momento facile e il futuro sarà ben peggiore, ma non muoviamoci come topi impazziti o non andremo da nessuna parte.

P.s. ho scritto questo post per mostrare l’evidente caos che distorce la percezione di tutti quanti, in particolare per far capire quanto sia difficile comprendere l’argomento e anche comprendersi l’un l’altro, in generale sempre, nello specifico in periodi particolari come questo, cerchiamo di essere gentili con tutti quanti.

P.p.s. se molti di noi hanno paura che “i potenti” vogliano fregarli è perché le persone non si identificano più nelle scelte dei loro politici e per le fregature prese, a causa delle manovre messe in atto dai Governi passati. Il consiglio è sempre di studiare e di votare meglio la prossima volta.

P.p.p.s per coloro che manifestano per gli aperitivi e le cene fuori negate, la movida, lo shopping, maremma verve, ma non c’avete proprio un cazzo da fare tra le vostre mura domestiche??

P.p.p.p.s. per i frequentatori delle palestre (non i gestori), che si lamentano delle sale da sport chiuse. Cazzo in alternativa, correte intorno a casa e sollevate mattoni in garage, non mi sembra poi così grave. Se invece fate i furbi e ci andate per rimorchiare, non preoccupatevi, ci sono interessanti servizi proposti dal web che vi stupiranno e non dovrete farvi una sudata per portare a casa il risultato.

P.p.p.p.p.s. agli stronzi che spaccano le vetrine dei negozi, cazzo ma con tutti gli imbecilli che ci sorbiamo in generale tutti i giorni, il virus, i problemi, ma pure con voi dobbiamo romperci le palle? Ma vaffanculo va…

Nota bene: Non ho menzionato i negazionisti…lì getto la spugna…non c’è mai limite al peggio…