Ombra, nella notte…

Ombra, che ti sposti nella notte, luna piena, chi sei? Mi chiedo, il cervello annebbiato, orzata, Pastis, anice, acqua forse, veder non posso, al di là di questa nube, pensieri che da cristallini si fanno opachi, condensazione, chi sei? Mi chiedo, brancolando nel buio, camminando a tentoni, forse, forse trovando la strada giusta, forse, o forse no, mi sposto, lentamente, non so dove metto i piedi, calpesto qualcosa di molliccio, inciampo in qualcosa di duro, forse una pietra, quasi cado, per poi riprendere a camminare, muovermi, chi sei, ombra che ti sposti nella notte? Luna piena, mi perdo, ti perdi, danziamo, forse, nella nebbia, tu, io, due anime, due oscurità, al di là del buio, altro buio, altre notti, altra nebbia, chissà quante lune, chissà, chissà quante lune.

Bagliori lontani, fari nella notte, un lampione, aura luminosa, nebbia, oscurità tutt’intorno, luna piena, fruscii, rumori, pneumatici e asfalto, rotolar su strade deserte, mi perdo, ti perdi, ombra, in questa notte, in questa nebbia, chi sei? Ti chiedo, io che cerco in me qualcosa di te, al di là del prossimo pensiero, altri pensieri, buio, altro buio, nessuna luce, nebbia forse, opacità, condensazione, sgocciolio d’immagini perdute che rivivono grazie all’evaporazione, mi fermo, ti fermi, faccia a faccia, ci osserviamo, cerco di capire, cerchi di capire, parole che risuonano lontane, lievi, quasi indecifrabili, voci, voci, voci, oltre il prossimo istante, confusione, mentale e non.

Ombra, che ti sposti nella notte, cammini, ti perdi, ti fermi, riparti, ti fermi ancora, luna piena, nebbia, chi sei? Mi chiedo, ti chiedo, un respiro, un’esitazione, al di là del prossimo passo, movimenti, movimenti, movimenti, al di là del buio che ti avvolge, altro buio, io che ti osservo, tu che ora appari, ora scompari, lampioni, fari d’auto, oscurità, oscurità, oscurità, pensieri che da cristallini si fanno opachi, condensazione, perdizione, chi sei? Ti chiedo, chi sei? Mentre lentamente, istante dopo istante, scompaio, nebbia che si dirada, giorno che arriva, notte che si affievolisce, raggi, raggi, raggi di sole che trafiggono l’aria, illuminano il mondo, te, me.

E c’era un tale, che abitava in fondo a una strada della quale non ricordo il nome, paese del quale non ricordo il nome, tale del quale non ricordo il nome, ombra nei ricordi, si sedeva sotto il portico della sua abitazione, quel tale, intagliava bastoni da passeggio con un coltello a serramanico, quel tale, un giorno sparì, quel tale, divenne ombra, divenne notte, nessuno lo vide più, quel tale, nessuno lo vide più ad eccezione dell’oscurità, della luna piena, della nebbia, di me, adesso.