Rincorrenze…

Oggi è così, il vuoto a ogni parola, mano che non afferra, pensiero che non si forma, oscurità mentale, velo adagiato su di me, a impedire il corretto funzionamento dei miei sensi, energia spesa a cercar di non dare importanza a queste ore che, cazzo se sono importanti, cazzo se sono profonde, emozioni negative e positive a sovrapporsi l’una sull’altra, impossibile capire se le lacrime che ogni tanto scivolano giù dalle mie guance, siano associate a qualcosa di doloroso o meno, corpo smembrato, milioni di minuscoli pezzi che fluttuano nello spazio intorno a me, ognuno recante un ricordo, un frame di vita, quarantuno anni, milioni di passi, di luoghi, di persone, di parole, di tutto, di niente, un sorriso, un respiro, un singhiozzo, un uccello che ora vola alto nel cielo, ora cade ferito a terra, impossibilità di riprendere il volo, e poi, temporali, giornate di sole, saluti, addii, baci, carezze, attraversar di vite incrociate e dipanatesi chissà dove, lontano, troppo lontano, speranze vicine, troppo vicine, cazzo, desidero solo una barretta di cioccolato al latte e un cestino di fragole, non voglio altro, dolcezza e naturalezza, abbracci che si allargano da qui all’infinito, a raggiunger le stelle più lontane, in me il battito dell’universo, il respiro della terra che amo, cammino inarrestabile, un passo, un altro passo ancora, uno soltanto, diretto non importa dove, non importa quando, un misero passo avvolto dal mistero, la suola delle scarpe che calpesta terre sconosciute, mondi misteriosi, spazi che la mente umana non può immaginare, un soffio di vento, un’onda gravitazionale a spingermi più in là, quel tanto che basta ad osservare la mia vita da nuovi punti di vista, passaggio tra un ciclo e l’altro, trasformazione inarrestabile, giorni e notti che si susseguono incessantemente, corsa universale, materia che collassa, esplode, si frantuma e poi, un ulteriore rinascita, trasformazione, conforto, calma, voglio una barretta di cioccolato al latte e un cestino di fragole, nient’altro, naturalezza, dolcezza e poi, sparire altrove, al di là dello spazio e del tempo, molecole disperse nell’universo a raggiungere il loro equilibrio perfetto.