Mi nutro di te…

Mi nutro di te, il mio pensiero che ti accarezza, mentre scrivi, rifletti, vivi. Persa in un tempo che non è tempo, sorridi distratta e così facendo, illumini una giornata fatta di pioggia e vento e freddo. Ti osservo di nascosto, non mi sfugge niente, la più piccola smorfia che compare sul tuo volto, diventa parte della mia rappresentazione mentale di te. 

Forse ne parlerò in qualche mio lavoro, in un racconto, in un libro, forse riuscirò a scriverne, cercando di fissare sulla staticità di un foglio di carta, avvolto dal dinamismo delle mie parole, il momento di te, l’attimo di esistenza che ci avvolge entrambi, connessioni genetiche, cromosomi che si riconoscono, che in qualche modo, comunicano tra di loro in una sorta di telepatia. Forse ci riuscirò a farlo, o più probabilmente mi limiterò a parlarne qui, inserendoti tra i pezzi di me che più amo e che ogni giorno elenco su questa pagina.

Non ti disturbo, spettatore silenzioso ti spio, spettacolo della vita al quale ho la fortuna di assistere in diretta. Impossibile per me non chiedermi quale sarà il tuo prossimo movimento, se dirai qualcosa o se resterai così, silenziosa, apparentemente tranquilla, sospesa, nuvola bianca nel cielo azzurro, uccello in volo, foglia verde in balia del vento, onde di un mare infinito, che infrangendosi sulle rocce le modellano, così come tu levighi il mio spirito, il mio senso di vivere questa vita.

Sorrido e sorridi anche tu, io guardandoti, tu osservando il foglio sul quale stai scrivendo qualcosa. Tra poco verrai a mostrarmelo, già lo so, dovrai spiegarmi la tua nuova creazione, ci sarà un’interpretazione, qualche ragionamento, poi la nuova opera finirà attaccata al muro del salone , il mio piccolo Guggenheim personale, la mia galleria d’arte.

Forse ne parlerò in qualche mio lavoro, di te, di me, di noi, del tempo che abbiamo la fortuna di attraversare, mano nella mano. Forse ne parlerò, di quanto a volte può esser dura, questa nostra relazione, e di come diventa leggera in certi attimi, come questo, nel quale esistiamo insieme e non c’è attrito, pesantezza, solo tanta leggerezza. O forse no, ti custodirò qui, tra i pezzi più belli di me, collezione giornaliera di pensieri, emozioni, storie, costruzioni mentali, esistenza, vita, tu, io, noi e il nostro grande amore, esplosione cosmica che ci avvolge e ci restituisce alla realtà in forme sempre differenti. 

Io e te, connessioni genetiche, cromosomi che in qualche modo comunicano tra di loro e ci permettono di continuare a riconoscerci nelle nostre nuove forme, nelle nostre nuove vite, nel nostro infinito evolverci, dandomi la sicurezza che, anche se un giorno non ci capiremo più, qualcosa dentro di me ti riconoscerà e mi spingerà a comprenderti. A questo penso, mentre con lo sguardo, delicatamente, ti accarezzo i capelli e mi nutro di te.