I sognatori, non imparano mai…

In questo mattino di note delicate, un po’ di sole, qualche albero in fiore – Dreamers, they never learn, beyond the point of no return, and it’s too late… – canta, a ragione, Thom Yorke. Ma esiste veramente un punto di non ritorno? Un troppo tardi? O è solo uno scivolare, di momento in momento, il cadere dall’ultimo piano di un grattacielo, senza pensare a ciò che ha causato la caduta, convinti che questo oramai, non abbia più senso? 

Attraversiamo stanze. Non sappiamo mai cosa c’è dietro l’ennesima porta che ci troviamo davanti, ma sentiamo un fremito, un impulso quasi innato a girare il pomello e passare dall’altra parte. La porta, subito si chiude alle nostre spalle, tornare alla stanza precedente è impossibile, si può solo andare altrove, in altre stanze, rincorrendo quel pulviscolo che riusciamo a percepire ma che non vediamo mai nitidamente, quell’ammasso di molecole, atomi di vita, atomi di universo, che sta alla base dell’esistenza.

Tutt’intorno, una serie di distrazioni incredibili, cose che durano un soffio nella respirazione dell’universo, mentre noi, al battito di cuore universale successivo, già siamo scomparsi altrove, trasformati in qualcos’altro, tornati a far parte del tutto.

E trasformate in altro, l’incredibile ammontare di molecole che oggi costituiscono il nostro corpo, separate l’una dall’altra e unite ad altre molecole, a generare cose che ancora non esistono, chissà, chissà sé porteranno con sé ricordi delle stanze precedentemente attraversate.

Nella speranza che questo accada, svolgo le operazioni del giorno, vivendo allo stesso tempo una vita mentale intensa, cercando di trattenere quanti più ricordi, sensazioni, esperienze, possibili, ed estrapolarne la loro vera essenza, fin quando, quelle poche molecole di base che li compongono, non vengono liberate e diventano parte di me, permettendomi di distruggere la barriera dello spazio tempo, oltre l’infinito, oltre tutto il resto.

Così ogni giorno cerco di imparare a vivere, ad amare, ad esistere universalmente, anche se, come dice Thom: I sognatori non imparano mai, vanno oltre il punto di non ritorno e poi, è troppo tardi, il danno è già fatto.