Post-politico

I giornalisti che parlano dello “strappo di Renzi”, motivandolo come desiderio di potere, non hanno capito né che cosa sia veramente il potere né quello che ha fatto Renzi. In questo nuovo secolo, in pochi sanno veramente riconoscere cosa sia il potere, che non è scalare un partito e occupare una poltrona per quindici giorni, un anno o venti anni, bensì costruire un impianto di controllo stabile, indistruttibile, inattaccabile, qualcosa che si snoda, sotto gli occhi di tutti, in maniera disinvolta, tra il legale e l’illegale, possibilmente senza sfociare nel secondo, ma se proprio deve, che sia praticamente impossibile riuscire a smascherarlo. Sia che si parli di politica che di industria o economia, il potere è questo e lo conosco davvero in pochi: gli Agnelli-Elkann, l’ormai defunto Andreotti, Henry Kissinger, Putin, per fare qualche nome. Badate bene non è cospirazionismo è logica, il potere è per forza duraturo, almeno vita natural durante di chi lavora per averlo, a volte anche più a lungo, se si esaurisce prima vuol dire che il fine della persona non era il potere o, come spesso accade, che la persona identificasse il potere in qualcosa che potere non era. Fine. 

Fatta questa distinzione, prendiamo Renzi, che ovviamente non solo non sa che cosa sia realmente il potere, salvo per quello che può aver appreso guardando House Of Cards, ma che non ha nemmeno la preparazione culturale di chi può ottenere e mantenere potere, che non vuol dire solo avere una base nozionistica o tecnica, ma possedere una certa predisposizione mentale a definire strategie, che cosa vuole questo politico? Se lo sono chiesto in tanti e la risposta non è sempre chiara.

Renzi, che non è uno stupido, ha capito che con il vaccino e con la fine del problema covid, saremo coinvolti in una crisi economica incredibile (per comprendere questo non bisogna essere Nostradamus). Sa che lo Stato non ha soldi, che i finanziamenti che arrivano dall’Unione Europea sono noccioline, che in Italia mancano le basi per una ricostruzione solida, in poche parole, sa che la crisi che toccherà la nostra nazione nei prossimi due anni sarà spietata, chi è povero sarà ancora più povero e i ricchi perderanno molto. Non solo, Renzi sa, e con il suo ritiro lo ammette, che il governo per un anno non ha assolutamente governato, ma reagito, giorno dopo giorno, alla situazione, senza costruire niente. Il governo non era pronto alla prima ondata del virus, non è stato pronto alla seconda, non è pronto nemmeno alla terza. Il governo non si è occupato dei problemi che c’erano e che sono rimasti, il governo non ha soluzioni per la prossima crisi, il governo non ha appunto governato. Il paese è allo sbando, la scuola è allo sbando, gli ospedali sono allo sbando, non ci sono soluzioni concrete e questo crea un conflitto incredibile tra lo Stato e le regioni, tra il parlamento e la politica territoriale, è ovvio che chi ha un minimo di cervello e il potere del due di briscola, in questo caso, abbandoni la nave che affonda, se non altro per pararsi il culo.

Inoltre, i politici in generale non ci capiscono più niente, non solo palesano ogni giorno la loro incompetenza, ma senza ritegno, oscillano tra maggioranza e opposizione a cazzo di cane, a seconda di come tira il vento. Dicono che lo fanno per l’Italia, per preservare il governo durante questa crisi, ma perché un governo deve essere preservato? Perché non c’è una legge elettorale che garantisca al governo stabilità, soprattutto in questi casi? Possiamo giungere alle porte di una crisi colossale come quella che arriverà nei prossimi mesi, guidati da un governo di incompetenti e per lo più instabile? No, non possiamo, ora più che mai servono persone con i controcazzi e un governo forte, che possa prendere decisioni e guidare il paese fuori dalla vera epidemia, quella di povertà che invaderà l’Italia e il mondo intero. Non solo, serve anche un governo che nei prossimi mesi, sia capace di eleggere un Presidente della Repubblica degno di tale nome, in particolare adesso che tutti ci siamo resi conto dell’importantissimo e delicato ruolo che esso ricopre. Renzi ha analizzato tutto questo e a scelto a suo modo una direzione diversa, interrompendo questo falso collaborazionismo che da mesi sembra aleggiare in parlamento, gente che tira alla giornata, sperando nella divina provvidenza in barba al popolo.

Da un lato va ringraziato, non è un buon politico, indubbiamente ha fatto questa cosa per cercar di ottenere più consensi, nell’illusione di mescolare le carte in tavola in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, ma almeno non è completamente rimbecillito, non lo voterei perché alla fine anche lui fa parte di quel manipolo di incompetenti di cui sopra, ma lo stimo per quello che ha fatto, questa accozzaglia di gente che non sa cosa cazzo fare deve rientrare a casa, il futuro non è fatto di dpcm, ma di soluzioni concrete, delle quali per ora, non si vede ombra alcuna. Cosa cazzo costruiscono questi personaggi insulsi, definiti “i ricostruttori”, se non sanno nemmeno dove stanno mattoni e cazzuola?

Credo sia dovere di ogni cittadino chiedere di staccare la spina a questo agglomerato di incompetenza e l’occasione che indirettamente ci ha dato Renzi è troppo ghiotta per essere liquidata, il Recovery Fund che da questo governo viene venduto come una soluzione a tutti i problemi economici, è una goccia nel mare, la soluzione è un buon governo che sappia come muoversi. Non dimentichiamocelo.