Medioevo, il remake…

Si chiamava Samuel e insegnava storia e geografia in un Collège (scuole medie) di Paris. L’altro giorno, chissà per quale motivo didattico, il professore ha mostrato in classe alcune vignette caricaturali di Maometto. Parlo di motivo didattico perché trovo improbabile che l’uomo si sia messo a fare uno spettacolo di cabaret, con barzellette riguardanti il profeta Musulmano. Comunque, poco importa il motivo per il quale l’abbia fatto, è interessante invece sottolineare che, senza ombra di dubbio, deve esserci stato un’incomprensione con qualcuno dei suoi alunni, che della cosa è rimasto offeso. Da questo si evince già, un certo distacco tra colui che insegna e coloro ai quali gli insegnamenti sono destinati. Voglio dire: un professore delle scuole medie, si permetterebbe di presentare ai suoi alunni, materiale di questo tipo, se sapesse che qualcuno di loro potrebbe essere urtato nella propria sensibilità religiosa? Penso di no. Al limite, se proprio volesse approcciare qualsiasi argomento di tipo religioso, prima preparerebbe un supporto di lavoro, introdurrebbe l’argomento, cercherebbe di capire cosa ne pensano gli allievi, insomma scaverebbe nel pensiero delle personcine che ha davanti, in particolare di questi tempi.

Lo avrà fatto? Non lo avrà fatto? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai. Quello di cui siamo a conoscenza invece, è che questo signore ha mostrato delle caricature di Maometto in classe, forse proprio quelle di Charlie Hebdo, che causarono l’attentato alla sede del periodico più di cinque anni fa, scatenando il disappunto di uno o più dei suoi allievi, che probabilmente la sera rientrando a casa, ne hanno parlato con la famiglia.

Il finale di questa macabra storia, altro terribile evento di questo secolo, che possiamo oramai definire: Medioevo Remake, è che il professore è stato decapitato. Un ragazzo di diciotto anni lo ha atteso fuori dalla scuola e ha messo in atto il cruento rituale. Successivamente, dopo aver postato la foto del cadavere su twitter, con una neanche troppo velata minaccia al presidente francese, ha caricato la polizia al noto grido caratteristico, colonna sonora di questi rituali barbaro-religiosi. Ovviamente è stato ucciso dagli agenti che hanno pensato potesse avere dell’esplosivo addosso, come biasimarli. Nove persone sembrano essere coinvolte nell’esecuzione del professore e sono stati arrestati.

Sono vicende che toccano le nostre coscienze, inevitabile non rifletterci sopra, inevitabile non porsi domande sulle dinamiche di situazioni come queste, inevitabile non chiedersi cosa potremmo e dovremmo fare tutti quanti, per far sì che eventi di questo tipo non si ripresentino mai più e che allo stesso tempo la libertà di ognuno di noi non venga intaccata. Mi chiedo dove stiamo sbagliando e quale potrebbe essere la strada giusta da percorrere.  

Poi mi guardo intorno. Terrapiattisti, complottisti, milioni di persone che non credono più nella medicina e nella scienza, tantomeno nella democrazia, attentati a gente comune, gole tagliate, esecuzioni, roba da far accapponare la pelle. Mi chiedo dove cazzo sono finito, mi sembra di essere Marty McFly, che nel secondo capitolo della saga di Back to the future (Ritorno al Futuro, 1985 – 1990) finisce nel futuro alternativo creato da Biff Tannen, oppure Benigni che in Non ci resta che piangere (1984) alla morte di Remigio, il figlio di Vitellozzo pronuncia la celebre battuta: Cavalli, morti, sangue, spade, ma in che anno siamo? E si sente rispondere: Nel 1492…eh quasi 1500!

Il paragone non è davvero buttato lì a caso, sembra veramente di essere in un brutto remake del Medioevo, realizzato a basso costo e girato da Michael Bay. A basso costo perché, almeno in quanto a artisti e pensatori, all’epoca erano messi piuttosto bene, io devo beccarmi il peggior medioevo che si sia mai visto sulla terra, soffermarmi a contemplare quella cazzo di banana di Cattelan…e ascoltare il filosofeggiare di pensatori moderni come Fusaro…ma vaffanculo và…