Di cinema e elenchi…

Per me il cinema è: Robert dei Niro sul ring in Raging Bull (Toro Scatenato, 1980). James Dean in East of Eden (La valle dell’Eden, 1955), quando è seduto sul letto di ospedale vicino a suo padre ricoverato e dice all’infermiera di andarsene. Marlene Dietrich in Touch of Evil (L’infernale Quinlan, 1958), quando dice: “A suo modo era anche un grand’uomo…”. Max Von Sydow in Det sjunde inseglet (Il settimo sigillo, 1957), quando confessa per sbaglio alla morte, con la quale si sta giocando la vita a scacchi, la sua prossima mossa. Cary Grant e Ingrid Bergman in Notorious (1946), quando scendono le scale e sembra sempre che i Tedeschi li prenderanno. Scout che dice: “Hey signor Cunningham!” in To kill a Mockingbird (Il buio oltre la siepe, 1962). L’ultima scena di Chinatown (1974). Rod Steiger in The pawnbroker (L’uomo del banco dei pegni, 1964) che spiega al portoricano tutto quanto c’è da sapere sull’oro. Brando in The Godfather (Il padrino, 1972), quando muore tra i pomodori con il limone in bocca. La scena dell’impiccagione in The Ox-Bow Incident (Alba fatale, 1943). Il monologo finale di Rutger Hauer in Blade Runner (1982). Anthony Quinn che balla sulla spiaggia in Zorba the Greek (Zorba il Greco, 1964). Jack Nicholson ricoperto di piume in The Witches of Eastwick (Le streghe di Eastwick, 1987), mentre le signore puntano spilli nella bambola voodoo. Frankenstein (1931), dopo che ha strangolato la bambina sulla riva del fiume. Il finale di Annie Hall (io e Annie, 1977), quando Woody Allen fa il riepilogo della storia d’amore con Annie e si vedono le scene principali del film con in sottofondo Seems like old times cantata da Diane Keaton. Il monologo di Al Pacino fuori dalla banca in Dog Day Afternoon (Quel pomeriggio di un giorno da cani, 1975). Lee Van Cleef in Per qualche dollaro in più (1965), quando dice: “Questo treno ferma a Tucumcari”. La morte di Jason Robards davanti a Charles Bronson in C’era una volta il west (1968). Steve McQueen che salta il filo spinato in moto in The Great Escape (La grande fuga, 1963). Marcello Mastroianni che abbassa gli occhiali da sole per vedere la ragazza della fonte in Otto e mezzo (1963). L’apparizione di Giovanna Ralli a Vittorio Gassman in C’eravamo tanto amati (1974). Sofia Loren che prepara il ragù in Sabato, domenica e lunedì (1990). Bill Pullman nella scena del telefono in Lost Highway (Strade perdute, 1997). Peter Sellers che cerca di nascondere il saluto Nazista in Dr. Strangelove (Il dottor Stranamore, 1964). Lee Marvin in Emperor of the North Pole (L’imperatore del nord, 1973) sotto il sidecar. Christoph Waltz nella scena iniziale di Inglorious Bastards, quando parla in Francese (Bastardi senza gloria, 2009). Mariel Hemingway nella scena finale di Manhattan (1979) quando dice: “Bisogna aver fiducia nelle persone”. Audrey Tatou distesa nel letto in Amelie Poulain (2001). La scena finale di A Farewell to Arms (Addio alle armi, 1957). La scena della cucina in Kramer vs Kramer (1979). Eli Wallach che corre tra le tombe del cimitero in Il buono, il brutto e il cattivo (1966). Jennifer Connelly che balla nella dispensa del ristorante dei suoi, avvolta dalla farina in C’era una volta in America (1984). Il dialogo tra Victor Sjostrom e Ingrid Thulin in Smultronstallet (Il posto delle fragole, 1957). Il monologo di John Travolta in Swordfish (2001). Il dialogo tra James Stewart e Kim Novak nel parco delle Sequoie in Vertigo (La donna che visse due volte, 1958). Fred Macmurray davanti al corpo senza vita di Barbara Stanwyck in Double indemnity (La fiamma del peccato, 1944). Christopher Walken che gioca alla roulette russa in The deer hunter (Il cacciatore, 1978). Will Sampson che uccide Jack Nicholson in One flew over the cuckoo’s nest (Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1975). L’incontro tra Sean Penn e Django Reinhardt in Sweet and Lowdown (Accordi e disaccordi, 1999). Dennis Hopper con la mascherina per l’ossigeno in Blue Velvet (Velluto blu, 1986). La scena finale di Giù la testa (1971). Il dialogo tra Kirk Douglas e Adolphe Menjou in Paths of Glory (Orizzonti di gloria, 1957). Jean Pierre Léaud sulla spiaggia, nella scena finale del film Les quatre cents coups (I quattrocento colpi, 1959). Ciccio Ingrassia sull’albero che grida: “Voglio una donna!” in Amarcord (1972). Le sei persone che camminano silenziosamente su una lunga strada di campagna nel film Le charme discret de la bourgeoisie (Il fascino discreto della borghesia, 1972).