Quando la natura chiama…

È così che sono andate le cose. Ieri mattina mi ha chiamato il mio amico Leonard verso le nove e mi ha proposto di andare a fare una passeggiata con lui e il suo cane Iago, un bellissimo Labrador marrone di un anno d’età. Io, non avendo niente da fare ho accettato proponendo, invece della passeggiata, di prendere il traghetto e andare a Frioul, l’arcipelago delle isole dirimpètto al porto di Marsiglia. Così un’ora dopo la sua telefonata ci siamo ritrovati tutti e tre, io lui e Iago al Vieux Port e abbiamo preso il primo traghetto disponibile, muniti di asciugamani, costume e pranzo a sacco. Siamo arrivati sull’isola in venti minuti e ci siamo subito diretti verso una delle zone meno frequentate, una piccola scogliera che guarda verso l’isola di Château d’If.

Lo Château d’If è una piccola fortezza costruita prima come avamposto di difesa della città, dopodiché adibita a prigione. È il luogo dove viene imprigionato Edmond Dantès all’inizio del celebre romanzo Il conte di Montecristo e dove se non erro è imprigionato, in un altro celebre romanzo di Alexander Dumas: Il visconte di Bragelonne (seguito de I tre moschettieri e Vent’anni dopo), la cosiddetta Maschera di ferro. Tra l’altro ogni anno, proprio da quest’isola parte la gara: La sfida di Montecristo, durante la quale i partecipanti seguono il percorso di fuga del celebre prigioniero, nuotando fino alla terra ferma.

Io e Leonard, abbiamo sistemato i nostri asciugamani in tutta tranquillità, essendo, insieme a Iago, gli unici tre frequentatori di quel tratto di scogliera. Il cane si divertiva a gettarsi in acqua per rinfrescarsi, per poi tornare verso di noi e ripetere ancora e ancora l’azione fino allo sfinimento, mentre noi chiacchieravamo del più e del meno sgranocchiando il cibo che ci eravamo portati dietro e bevendo la bottiglia di Rosé fresca che avevo comprato durante il cammino verso il luogo di ritrovo.

È stato verso il primo pomeriggio che un uomo e una donna ci hanno ragiunti e si sono sistemati poco lontani da noi. Quando dico poco lontani intendo a non più di cinque metri di distanza. Ho scosso la testa, guardato l’amico e gli ho detto – Ma con tutti questi scogli a disposizione, vengono proprio a mettersi vicino a noi? – Leonard li ha guardati Si effettivamente con tutto il posto che c’è potevano mettersi un po’ più lontani. I due hanno steso i loro asciugamani e davanti ai nostri occhi stupiti, non ci trovavamo su una spiaggia di naturisti, si sono completamente spogliati per poi distendersi al sole, nudi come la madre li ha creati. Noi un po’ imbarazzati ci siamo rapidamente voltati e facendo finta di niente abbiamo ripreso a parlare degli affari nostri.

Proprio in quel momento Iago, uscendo dall’acqua e attraversando gli scogli si è avvicinato alla coppia e voltandosi verso di noi si è scrollato tutta l’acqua di dosso lasciandola cadere sulle due persone intente a prendere il sole. La donna ha gridato qualcosa, che sinceramente non ho capito, l’uomo si è alzato in piedi e ci ha urlato contro dicendoci di fare attenzione al cane. Iago li ha guardati dopodiché trotterellando ci ha raggiunti.

Leonard lo ha un po’ brontolato, senza troppo calcare la mano, tant’è che subito dopo Iago è corso nuovamente a gettarsi in acqua senza pensarci due volte. Anche noi lo abbiamo seguito in acqua, decisi a fare l’ultimo bagno prima di rientrare a casa.

È stato dopo che ci eravamo asciugati e preparati al rientro che è successo il fattaccio. Stavamo camminando per tornare sulla strada, quando improvvisamente Iago si è allontanato. Ci siamo voltati e Leonard l’ha chiamato, ma il cucciolo non ci ha considerati, si è avvicinato nuovamente alla coppia di naturisti che evidentemente si erano addormentati al sole e alzando la gamba, in tutta tranquillità e con una certa naturalezza, ha pisciato sui piedi dell’uomo. Subito dopo si è messo a correre verso di noi, che non abbiamo trovato niente di meglio da fare che darcela a gambe, mentre alle nostre spalle le grida dell’uomo incazzato rompevano la quiete della scogliera.