Pezzo Zero

Ultimamente mi viene il raffreddore prima di dormire. Non so come questo possa accadere, per tutto il giorno respiro senza problemi ma la sera, mi capita questa strana cosa.

Tra i meriti della quarantena, è risaputo, c’è anche la riduzione del traffico e il boulevard dove risiedo, come tutte le altre strade della città, non sfugge al vuoto cosmico giornaliero, attraversato, solo saltuariamente, da qualche autobus. Lo smog, quindi, non può essere la causa del mio strano raffreddore, voglio dire, abito qui da un paio d’anni, se così fosse, avrei risentito prima del disturbo. Non fumo più, oramai quasi da un anno quindi, neanche questo può essere il motivo del mio malessere. Insomma non c’è spiegazione logica, da un paio di settimane soffro di un non meglio identificato raffreddore cronico a tempo…e com’è certo che domani sarà giorno (qui sottolineo che comunque scientificamente parlando ci sono probabilità che domani non sarà così) so che alle undici e mezza circa, io mi stenderò sul letto e TAC, puntuale arriverà all’appuntamento il conseguente blocco delle mie narici.

Questo problema, che indubbiamente potrà sembrare banale, ha invece un effetto immediato sul mio sonno, dormo male e probabilmente russo forte, poiché il mio vicino spesso, nel cuore della notte, colpisce il muro dove ho la testata del letto come un invasato, svegliandomi. Lo sento, lontano, quel rumore rimbombante che piano piano si fa sempre più forte, poi apro gli occhi e sono di nuovo alla realtà. Di solito mi scuso picchiettando sul muro in una sorta di codice morse un “mi dispiace”, poi l’armonia torna a regnare tra di noi, lo so perché al mattino, se capita che ci incrociamo sulle porte delle rispettive abitazioni, mi sorride come se niente fosse successo.

Ma per tornare al momento in cui mi sveglia, quando apro gli occhi nel cuore della notte in seguito ai suoi colpi, mi è impossibile tornare a dormire, l’angoscia mi prende e comincio a vagare come un fantasma, attraverso le differenti stanze di casa mia. A volte mi metto al computer o sul telefonino, più spesso leggo. Così, una pagina dopo l’altra, parola dopo parola, nelle notti insonni causate dal mio problema, che ricordo, dura oramai da due settimane, mi sono letto tutta la produzione letteraria di Murakami, parte di quella di Foster Wallace e contemporaneamente la storia della Filosofia di Emanuele Severino e la saga di Harry Potter. Tutto questo a causa di un naso che ogni sera, regolarmente, alle undici e mezza circa, si tappa inspiegabilmente e non funziona a dovere.

Ora sono qui, davanti a questo trafiletto che ho scritto di getto e cerco una degna conclusione, ma non la trovo…non può esserci una conclusione a una storia di nasi tappati, notti insonni, vicini incazzati e libri letti…ma, come si evince dal titolo, è un pezzo zero, non ha scopo né morale, mi serviva per rompere il ghiaccio. Diciamo che è come un primo appuntamento, quando si incontra per la prima volta una persona. Improvvisamente ce la troviamo davanti e non sappiamo bene cosa dire, tutto quello che ci viene da fare, in maniera un po’ impacciata è stropicciarsi il naso che improvvisamente, sembra aver smesso di funzionare. Ecco tutto…adesso vado, ho i fornelli da controllare ed è quasi ora di cena.