Se ha senso sperare…se ha senso desiderare…

Sospiri di un giorno di febbraio, desideri che vorremmo veder realizzati e che ci fanno languire in speranze stagnanti, che spesso diventano fastidiose, angoscianti. Come il miele o il grasso, ne percepisco l’appiccicarsi al cuore, mentre i passi rallentano, le scarpe impantanate nel fango, quasi fossero incollate al suolo. Quando le speranze si fanno insostenibili, anche i desideri perdono il loro colore, o meglio, esso varia talmente in fretta da lasciarci stupefatti davanti quelle caleidoscopiche metamorfosi che non capiamo. Inutile dirlo, quando accade questo, non sappiamo più se sia un bene o un male, desiderare, sperare. 

Penso a questo, mentre immagino i numerosi meccanismi, composti da complessi ingranaggi, che oltre a mettersi in moto per mano di molte persone che lavorano in concomitanza, dovrebbero funzionare alla perfezione, per fa sì che alcune cose vadano esattamente nel modo in cui desidero. Penso a questo e mi chiedo se, nel caso di un errore umano o meccanico, il risultato sarà sempre quello desiderato, oppure incredibilmente diverso. 

Penso troppo, come dice sempre qualcuno che conosco. Ma davanti a certe altre perfezioni, che vanno dal livello molecolare delle cose, alle grandi leggi che regolano centinaia di equilibri universali, non posso non chiedermi se sia più assurdo desiderare qualcosa o sperare che tutto quanto vada nel verso giusto per far sì che quel qualcosa si realizzi. Non so nemmeno se abbia veramente un senso porsi domande di questo tipo. 

Ci penso, mentre cammino per strada, senza una meta ben precisa, perso in cupi pensieri, puzzle complicati fatti di eventi passati, sogni, amori, relazioni e quant’altro, ci penso, mentre i passi sul marciapiede si stendono da soli verso una destinazione ignota a me e a loro, ci penso, e non è un caso, che di dubbi e di passi certamente la mia mente e il mio corpo, non ne hanno mai abbastanza. 

Febbraio passerà, come sono passati gli altri mesi, nello scorrere di ore silenziose piene di vuoti e dubbi, passerà come passa tutto quanto, poi, un soffio di tiepido Mistral e sarà nuovamente primavera di rinascita, e speriamo che tra tutti quei fiori e quegli odori, ci sia anche spazio per i miei desideri, oramai sporchi di fango e di pioggia, avvolti dal vento freddo, se ha senso sperare, se ha senso desiderare.