Notte, nebbia, inverno, un treno che porta lontano, chissà dove, luci che tagliano il buio, che scivolano sui prati bagnati, vedo una favola, con gli occhi la seguo, mi perdo in immaginazioni antiche, auto parcheggiata in mezzo a un campo arato, finita lì chissà come, vita così, misteriosa, assurde scoperte, vedo una favola, con gli occhi la seguo, mi perdo in costruzioni mentali complesse, oltre centinaia di parole, illusioni narrative, sono, non sono, siamo, non siamo, notte, nebbia, inverno, un treno che porta lontano, scivolar veloce, sferragliamenti che giungono alle mie orecchie, sensazioni, frissons che scendono lungo il mio corpo, senso del vero che sfuma, nella nebbia si perde, prato bagnato che si allunga di fronte a me, a poco, a poco, istante dopo istante, man mano che il buio si fa luce, di nuove albe, come questa, poco so, poco sai, rotaie che si distendono ad allungarsi chissà dove, rotaie che scompaiono all’orizzonte, malinconia, un treno che porta lontano, sferragliamenti del cuore, posso sentirli, li puoi sentire, frissons che scendono lungo la schiena, oltre il prossimo passo, mattino, nebbia, inverno, sono, non sono, siamo, non siamo.
Un po’ di luce, ancora un po’ di luce, raggi a disperdersi ovunque, senso del vero che si scioglie, vedo una favola, con gli occhi la seguo, mi perdo in immaginazioni antiche, ricordi, sensazioni, percezioni, vortice che mi avvolge, odori strani, strade perdute, pensieri perduti, mi conducono lontano, chissà dove, un passo, un altro passo, l’angoscia che scompare, il cuore che batte, sono, non sono, siamo, non siamo, cammino, cammino, cammino, i piedi che affondano nelle zolle, io che raggiungo l’auto parcheggiata in mezzo al campo, salgo, giro le chiavi, inserisco la prima, premo l’acceleratore, mi allontano, nell’orizzonte, scompaio, diretto chissà dove, pensieri che si accavallano, ragionamenti che sfumano, si perdono, oltre il prossimo come, solo perché a circondarmi, domande, domande, domande, che si avvolgo su se stesse ad ogni giro di pneumatico, vortice, vortice, vortice, mattino, nebbia, inverno, sono, non sono, siamo, non siamo.
Mattino, nebbia, inverno, un’auto, prati bagnati a circondarmi, vedo una favola, la penetro, di essa divento parte integrante, senso del vero che perde di senso, che perde di verità, odore di strada deserta che si allunga chissà dove, vecchi interrogativi che tornano di moda, sono, non sono, siamo, non siamo, vita, sorrido, scompaio, chissà dove.
C’era una volta un tale, che un giorno partì, e che non tornò, mai più, nessuno sa chi sia, nessuno sa dove sia andato, nessuno sa niente, nessuno saprà mai niente, ma non è importante, l’ essenziale è che c’era, una volta.